venerdì 25 aprile 2008

GRILLO NON HA TUTTI I TORTI SUI "GIORNALISTI"

Oggi c'è stato a Torino il secondo "Vaffanculo Day" del comico Beppe Grillo, di fronte a 40 mila persone. Tema della giornata ancora una volta il rapporto con la politica, ma soprattutto le problematiche collegate alla casta dei giornalisti.
Il comico genovese non ha tutti i torti. La professione del giornalista deve essere completamente modificata. Da "professionista" dico che l'attuale ordinamento non tutela assolutamente chi lavora in questo settore. Lo stesso Grillo alla fine ha ammesso che vi sono due livelli: gli editori/giornalisti di grido che fanno il bello e il cattivo tempo di questa categoria e il resto del plotone (più di 80 mila persone -che sbarcano il lunario per lavorare).
Il problema di fondo è che non c'è più un editore puro, sono tutti imprenditori che per diverse ragioni hanno deciso di investire nel giornalismo. Principalmente per poter aderire alla legge sui contributi pubblici per l'editoria. Una "torta" cui tutti attingono, tranno i piccoli editori, che così rimangono fuori dai giochi, quali essi siano.

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