sabato 5 gennaio 2008

DOPO IL "GRILLO"..ARRIVA LO "SCONTRINO PARLANTE"

Ormai è dittatura! Su questo non ci sono più dubbi. Il cittadino italiano è un poveraccio che deve essere "vessato" oltre ogni limite, finché non muore. E da qui non si scappa.
L'ultima ieri sera. Vado a prendere il Bisolvon linctus in farmacia (scusate per la "Marketta") e il ragazzo che faceva il turno di notte mi chiede. "Vuole lo scontrino parlante?". Pensavo che mi stesse prendendo in giro, poi mi ha spiegato tutto.
Dal 2 gennaio scorso per potermi scaricare i medicinali che acquisto per me e per i miei devo girare con la tessera sanitaria che opportunamente scannerizzata al momento del pagamento fa comparire il codice fiscale di chi ha richiesto il medicinale del caso.
Praticamente siamo a "Matrix" (il film non il programma di Mentana) a livello di banco da farmacia.
Non so se ridere o se piangere. Forse più la seconda. Immaginate quanti italiani faranno i seguenti errori:
A) si dimenticheranno la propria tessera sanitaria
B) dimenticheranno quella dei propri figli
C) dimenticheranno di chiedere lo scontrino parlante in farmacia
D) si romperanno gli "attributi" a priori e manderanno tutto in malora.

Risultato? Le detrazioni fiscali da medicinali diminuiranno almeno di un terzo se non di più con buona pace dello Stato che incasserà dal vessato contribuente più soldi di un anno fa. Furbi questi del Governo italiano, però.
Peccato che vi abbiamo tanato al primo scontrino parlante.
Chissà che un giorno non nasca un "calcio nel culo rotante" da parte degli Italiani nei confronti di chi li governa in modo così "sapiente".
10 al Governo italiano, veramente bravi ancora una volta.

giovedì 3 gennaio 2008

Mputu Mabi....chi è questo Carneade che piace tanto ai giornali sportivi?

In un'Ansa di questi giorni si legge che il congolese "Tresor Mputu Mabi" (TP Mazembe Lubumbashi) è il vincitore del World's Top scorer 2007. Lo ha stabilito l'Iffhs. Alle spalle di Mputi Mabi ci sono, secondo la classifica stilata dalla federazione mondiale degli storici e statistici del calcio, il paraguaiano Salvador Cabanas e l'argentino Juan Román Riquelme. Solo quinto il vincitore del Pallone d'oro 2007, il milanista Kaka'. Primo degli italiani (11/o) Filippo Inzaghi, 28/o Luca Toni e 107/o Cristiano Lucarelli.

Quando si arriva sotto Natale o sotto Ferragosto nelle redazioni dei giornali italiani c'è la gara a chi la spara o la scrive (per meglio dire) più grossa. Se c'è lo scoop della vita di fronte ai loro occhi i miei colleghi nemmeno se ne accorgono, ma di fronte alla notizia del congolese (sconosciuto a tutti) c'è la fila a chi la scrive prima. Siamo proprio una categoria di "poveracci", che credono di essere tutti portatori di chi sa quale grande verità.
Solo una cosa vorrei chiedere ai miei fantastici colleghi dello sport: "Ma qualcuno di voi ha mai provato a chiamare l'IFFHS" per capire chi sono, chi li finanzia, chi c'è dietro? Tutti fenomeni siete. Vi arriva dall'ANSA una notizia e voi subito fate "copia e incolla". Che grandi che siete...

La realtà è un'altra, ma ve la spiegherò un altro giorno...aspettate per credere.

mercoledì 2 gennaio 2008

RONALDINHO: CORSI E RICORSI SPORTIVI

"Vae Victis" amavano sentenziare i latini e, secondo me, non avevano tutti i torti a dirlo. Sarà un caso, ma ogni qualvolta un campione sportivo in auge inizia a crollare sotto il profilo delle performance o c'è maretta con il suo club (soprattutto se è "straniero") arriva immancabile la scure del Fisco "locale". Ve lo ricordate Diego Armando Maradona? Prima idolatrato dai napolatani e dal Napli calcio della famiglia Ferlaino, poi perfino vessato ogni volta che sbarcava in Italia (l'ultima volta gli hanno sequestrati il rolex che aveva al polso).
Adesso tocca a Ronaldinho, fino a un anno fa icona intoccabile del presidentissimo Joan Laporta (numero uno del Barcellona F.c.).
Adesso si parla di Ronnie al Milan per fine campionato e di un campione trattato male dal club e dalla critica sportiva. E subito come le "Medee" arriva la scure del Fisco (questa volta iberico). Sarà un caso? Secondo me no.

martedì 1 gennaio 2008

...SUI DEBITI DELLE SQUADRE DI CALCIO DELLA SERIE "A"

Interessante articolo del giornalista Marco Liguori dal titolo "Sale a 45 milioni l'indebitamento del Napoli"
sul tema dei debiti delle squadre di calcio. L'articolo di Liguori è apparso di recente su LIBERO MERCATO

FA RIFLETTERE.....


Il presidente Aurelio De Laurentiis ha mantenuto prima del previsto la
promessa fatta nel bilancio 2004/05 del nuovo Napoli, nato dopo il
fallimento dell'estate 2004. In esso era riportato che la società avrebbe
conseguito l'utile in tre anni. Invece, dopo due anni in rosso la società ha
chiuso l'esercizio 2006/07, in cui ha partecipato al campionato di serie B
con promozione in A, con un utile di 1,42 milioni di euro. Nello stato
patrimoniale si nota però un aumento del 24,26% dei debiti, passati da 36,38
a 45,21 milioni e uno squilibrio di 35,84 milioni rispetto ai 9,37 milioni
di crediti (+100%). Inoltre, secondo le visure camerali chieste venerdì
scorso da Liberomercato, il capitale sociale è di 500mila euro: domani è il
termine per completare la ricapitalizzazione sino a 5 milioni deliberata nel
dicembre 2005.
Ritornando al risultato al 30 giugno scorso, si legge nella relazione sulla
gestione che «il passaggio di serie (dalla C1 alla B ndr) ha espresso tutto
il suo potenziale in termini di risultati sul fatturato sul fronte
promo-pubblicitario e della licenza dei diritti televisivi». E le cifre del
conto economico lo dimostrano. Il valore della produzione (41,41 milioni) è
lievitato del 243% rispetto all'esercizio precedente ed ha superato i costi
(38,22 milioni,
+87,85%) di 3,19 milioni. All'interno dei ricavi l'aumento più
consistente (+221,46%) si è registrato nei diritti radio-tv (8,69 milioni).
Seguono gli abbonamenti (+161%, 4,96 milioni) e i biglietti venduti
(+75,72%, 4,96 milioni). Incrementi cospicui anche per i proventi da
sponsorizzazione (+5,14 milioni) e cartellonistica a bordo campo (+2,22
milioni). Il salto di categoria ha avuto effetto anche sui costi, dove si
nota il +128,1% per i tesserati, passato da 6,53 milioni a 14,90 milioni.
Gli ammortamenti, pari 7,26 milioni, sono cresciuti del 46,63% e composti
soprattutto da quelli dei diritti alle prestazioni dei calciatori.
Passando allo stato patrimoniale, si nota che è stato drasticamente ridotto
il debito della linea di fido aperta nel 2004 con Unicredit da
27,24 a 7,03 milioni. La nota integrativa spiega che «una consistente parte
di tale riduzione è legata a un anticipato incasso conseguito attraverso la
concessione in licenza dei diritti di sfruttamento economico delle immagini
relative alle gare interne della prima squadra». La nota integrativa
specifica che questo anticipo è di 10,3 milioni, segnato anch'esso tra i
debiti: sono soldi già spesi dal Napoli, relativi alla «stagione 2007/2008»,
che non specifica se dati da Mediaset, Sky o da entrambi. Inoltre, si notano
10,66 milioni di debiti con la controllante Filmauro con cui è consolidata
fiscalmente: nella nota integrativa si segnala «che la società prevede di
ricoprire la posizione entro il termine di approvazione del presente
bilancio per almeno euro 5 milioni». Infine, si registra anche il +379% dei
debiti tributari, passati da 381mila a
1,82 milioni: 1,27 milioni sono per «Irap dell'esercizio» e 485mila per
«ritenute su retribuzioni».

QUANDO L'INFORMAZIONE HA UN SUO PERCHE'

Ho capito che il 1° di gennaio le redazioni dei tg sono ancora sotto gli effetti del panettone, ma in casa "TG5" mi sa che la sinistra non sa cosa fa la destra. Alle 13.10 passa un primo servizio sugli effetti del Capodanno a Milano. L'occasione è per stigmatizzare gli atti di vandalismo di italiani e stranieri che hanno bivaccato nudi di in piazza di fronte alla porta del Duomo.
L'esatto opposto di quanto è avvenuto a N.Y. dove migliaia di persone festanti e ben ordinate hanno salutato l'inizio del nuovo anno.
E fin qui poco male....poi arriva il momento di "incoerenza giornalistica". Viene presentato il tradizionale servizio pro Polizia (con tanto di "Capo" come si legge nei sottotitoli), che spiega come a Milano ci sarà sempre più sicurezza per i cittadini. Il tutto condito da belle poliziotte con spumantino nella mano. Ma come un minuto prima il TG5 ha presentato un'immagine di Milano stile Beirut e pochi istanti dopo il Capo della Polizia (Antonio Manganelli) mostra un'immagine di Milano che non esiste.
E poi un pò malignamente Vi chiedo: ma non era meglio impiegare anche i poliziotti-spumantini in piazza al Duomo, piuttosto che utilizzarli per un servizio giornalistico "inutile"?

IL "CASO SANDRI" NON E' PIU' UN CASO

Questa mattina mi sono svegliato abbastanza presto considerato che è il 1° dell'anno nuovo, ma una cosa mi tormentava già da ieri. Come un tarlo sulla gamba di un mobile. Mi sono chiesto: "Ma che fine ha fatto il caso Sandri?" E sì perchè 20 minuti dopo la sua uccisione c'era già chi raccontava che ragazzo era, dove lavorava, aveva già saccheggiato il suo Blog.
Oggi a distanza di poche settimane da quel fatale accadimento i riflettori si sono spenti e nessuno parla più della morte di questo ragazzo. Anche il trasferimento del poliziotto che sparò (in Calabria) è passato nel dimenticatoio o quasi.
Ma che sistema di informazione è questo se dà un milione di news nel momento dell'attualità e poi non riesce a produrre nemmeno una news a settimana per fr capire al grande pubblico come si sta evolvendo un fatto di attualità come il caso dell'omicidio di Gabriele Sandri?
Non ci dovremmo tutti un pò vergognare? Siamo come delle locuste nel momento topico e poi si scompare come i ladri dalla scena del fatto. Che bei giornalisti che siete o che siamo!
Complimenti a tutti (incluso a SkyTg24 che come dicono loro "arrivano sempre primi sulla notizia") per la bella informazione che gira "random" in questo Paese e che è l'esempio, per chi non ne avesse bisogno, di quanto siamo "nani" in tutto. Anche nel raccontare un fatto d'attualità, a distanza di settimane dall'avvenimento.

lunedì 31 dicembre 2007

QUELLO CHE VORREI PER IL 2008

Si chiude un 2007 molto "amaro" per gli italiani, si apre un nuovo anno che è un pò Giano Bifronte. Da un lato c'è la speranza del cittadino/lavoratore medio di veder migliorare la propria condizione di vita, dall'altra c'è un Governo cieco che sembra ignorare l'attuale situazione.
Cosa vorrei per il nuovo Anno?
Poche cose (forse), ma buone:
- Salari medi più in linea con i livelli di inflazione realmente esistenti (non quelli sbandierati dall'Istat);
- Maggiore Sicurezza (nessuno deve avere paura di allontanarsi anche cinque minuti dal proprio figlio, magari per andare al bagno)
- Un sistema sanitario nazionale più "umano" e capace di dare risposte non in tempi biblici
- Maggiori opportunità di lavoro, in un mercato che non sia dominato dalla "raccomandazione"
- Un Governo più vicino ai bisogni della gente e non attento solo alla difesa delle proprie prerogative
- Un sistema d'informazione meno guidato dagli interessi contrapposti di pochi
- Un Paese con una visione di sviluppo più in chiave europea.
E' chiedere troppo? In Italia sì....purtroppo!
Buon Anno a tutti!